31 ago 2010 | By: DreamsCorner

Shabby Chic!



Si tratta di una tecnica che è nata dall’esigenza di ricreare su un oggetto, ma soprattutto su un mobile, un’imitazione di vernice scrostata per effetto dell’usura.
E’ molto suggestiva e, se eseguita correttamente, si ha l’impressione che l’uso abbia consumato l’oggetto, facendo saltare il colore e lasciando intravedere gli strati sottostanti delle precedenti verniciature o del legno grezzo.
Attualmente si tratta di una delle tecniche maggiormente richieste nell’ambito dei metodi di invecchiamento delle superfici. Il suo nome per intero è shabby chic, che letteralmente significa “trasandato di lusso”.
Lo Shabby Chic è uno stile, un modo di essere, che si richiama all'architetto americana Rachel Ashwell, la cui ricerca, curiosità e passione per arredi fuori moda e sempre di moda ha fatto nascere una vera e propria scuola di pensiero. Si tratta di un gusto che ama la patina del già vissuto, del logoro e che comprende vari settori: dalla moda vintage, all’arredamento e ai gioielli.
I colori più usati in questo tipo si stile sono: rosa polvere, menta, azzurri grigiastri, verdi, avorio, crema, grigi sbiaditi, spuma di mare, blu cielo e bianco candido.
Per ottenere questo effetto è sufficiente stendere una prima mano uniforme di colore, lasciarlo asciugare completamente e quindi strofinare con una candela di cera bianca gli spigoli dell’oggetto, gli angoli e le parti di maggior usura. Si dovranno quindi eliminare i residui di cera con un panno morbido e stendere una mano uniforme di colore acrilico. Una volta asciutto il colore sarà necessario strofinare con la carta vetro o con una spugnetta abrasiva la superficie trattata con la cera, in maniera che da queste zone si stacchi il colore acrilico.




Che cos’è un ACEO


L'ACEO è una tipica tradizione anglosassone: il regalo delle cartoline.
Nelle festività o particolari ricorrenze sembra che sia consuetudine tra amici e parenti scambiarsi delle cartoline. Queste cartoline rappresentano anche una specie di status symbol, nel senso che chi ne riceve molte è una persona con tanti amici e persone che le vogliono bene.
Questa cosa fa comprendere perchè si è diffusa l’usanza tra gli artisti di vendere, anche online, gli ACEO.
La sigla ACEO sta per Art Card Editions and Originals, sono delle piccole opere in miniatura la cui dimensione è fissa: 6.4 cm (2.5 pollici) x 8.9 cm (3.5 pollici); ed è pari a quelle delle carte da baseball molto diffuse negli USA. Un ACEO può essere sia un disegno che un’opera pittorica realizzata con qualsiasi medium (matite colorate, acquarelli, acrilici e così via).



I supporti utilizzabili per la realizzazione degli ACEO sono molteplici e spesso dipendono dal medium utilizzato, si possono utilizzare carte da 300 o 600 gr per acquarello, carte canson o qualsiasi carta per uso artistico sia liscia che con leggera texture.
Una versione non commerciale degli ACEO sono gli ACT (Art Card Trade) che sono del tutto simili agli ACEO, l’unica differenza è che si scambiano e non si vendono.

La larga diffusione di queste opere è dovuta, ovviamente, alla loro economicità e ai motivi che riportavo sopra. Esse possono essere sia prodotti in serie che come pezzi originali o unici (in tal caso il prezzo aumenta). Essendo opere destinate ai collezionisti è consigliabile mettere sul retro dell’opera il nome dell’autore, il nome della serie (nel caso in cui non è un pezzo unico ma appartiene ad una serie di lavori che trattano un dato tema), il numero dell’opera nella serie, il nome dell’opera. Queste informazioni, invece, sono obbligatorie per gli ATC.

Infine, è consigliabile firmare la propria opera.



Tipicamente i collezionisti conservano gli ACEO in album identici a quelli che noi usiamo per le foto. Alcuni, però, possono anche decidere di incorniciarli.

Gli ACEO si vendono soprattutto online attraverso Ebay (versione inglese). Per comprendere come è diffusa questa pratica basta andare su Ebay e digitare la parola “aceo”, vedrete tanti annunci di vendita con prezzi che vanno da pochi euro fino a 100 Euro e oltre.

E' da sempre riconosciuta l’importanza di dipingere bozzetti prima di realizzare le opere vere e proprie. Sappiamo tutti che questa è sempre stata una pratica molto utilizzata dagli artisti in ogni epoca, c’è da dire che molti di essi dedicavano tanta cura a questi bozzetti proprio perchè a loro volta anch’essi potevano essere venduti. Allora perchè non prendere due piccioni con una fava? Un’idea potrebbe essere quella di realizzare bozzetti già in formato ACEO per poi venderli in un momento successivo su Ebay.

Se qualcuno ha già venduto questo genere di opere o è in procinto di farlo, ci faccia conoscere la sua esperienza.